Don Giuseppe: “Lascio il mio incarico alla fine di agosto”
E’ di ieri mattina l’annuncio del nostro parroco, don Giuseppe, che ha deciso di lasciare il suo incarico a Pionca alla fine di questo mese a causa delle problematiche legate al tortuoso percorso che avrebbe dovuto portare alla realizzazione della nuova Scuola per l’Infanzia. Da anni ormai il parroco e il Consiglio Pastorale portano avanti una trattativa estenuante per poter dare a Pionca una Scuola per l’Infanzia nuova, vista la fatiscenza ed inadeguatezza della vecchia struttura.
Nonostante l’indubbia necessità di tale opera, nonchè la sua altissima rilevanza sociale, le difficoltà incontrate sono tante e tali da aver determinato una situazione ormai insostenibile.
Gli eventi delle ultime settimane hanno evidentemente reso improseguibile il mandato di don Giuseppe a Pionca, oramai logorato e deluso oltre ogni possibilità di sopportazione da una situazione troppo complessa per trovare una via di uscita.
La prospettiva, del resto, non è delle più rosee. Visti i termini degli accordi proposti ed il venir meno di alcune agevolazioni e contributi, sulle quali evidentemente don Giuseppe ed il Consiglio Pastorale puntavano data la rilevanza pubblica della struttura da realizzare, l’unica possibilità è di vincolare la parrocchia con un mutuo ventennale così gravoso per le casse parrocchiali da non consentire, da qui al 2031, nessun’altra spesa per le eventuali necessità ulteriori o per le emergenze. Da qui la condivisibile decisione del parroco di non aderire al progetto.
Spiace che il saluto alla parrocchia giunga in circostanze simili. Tutta la comunità parrocchiale di Pionca è vicina al carissimo don Giuseppe, che in questi anni si è speso per il bene comune con passione e generosità, ed è stato guida mirabile per un paese dinamico come Pionca: sempre una parola per tutti, sempre disponibile.
Grazie don Giuseppe!
Vorrei dire la mia, con la speranza che qualcuno ci pensi su e che qualche "politico" prenda in mano questa situazione annosa e, a mio avviso, scandalosa.
Sono di Vigonza, e vorrei spostare l’attenzione su un’altra cosa: i contributi che, prelevati dagli oneri di urbanizzazione, sono destinati ogni anno alle parrocchie.
In origine avevano la valenza di fornire un “servizio”, quello religioso, ai nuovi cittadini insediati nei quartieri e nelle case, che tali oneri di urbanizzazione avevano indirettamente versato al comune.
Ora le cose vanno così: il comune versa ogni anno la percentuale prevista non alla singola parrocchia, ma, in forma indivisa, a tutti i parroci del comune. Che poi si spartiscono i soldi in base alle loro logiche.
Con la conseguenza che l’unica NUOVA parrocchia sorta nel comune deve ancora finire di pagare chiesa, campanile e annessi servizi parrocchiali costruiti oltre trent’anni fa.
Se fossero stati, quei soldi, impiegati per gli scopi in origine previsti, la nuova parrocchia non avrebbe da tempo più debiti, e ci sarebbe anche la possibilità di finanziare adeguatamente la nuova scuola materna di Pionca.
Dato e non concesso che debbano essere le parrocchie a gestire le scuole per l’infanzia, e non la comunità civile.
Forse sarebbe anche avanzato qualche soldino da dare ai cittadini italiani di fede islamica per farsi la loro moschea, e ai testimoni di geova per la loro sala del regno.
Dato e non concesso che debba essere la comunità civile a finanziare chiese, moschee e sale del regno, e non unicamente chi di tali strutture, sentendone, il bisogno si avvale.
Sono un cittadino di Pionca e dico che come nelle grandi squadre
chi ci rimette è sempre l'allenatore……..
Il presidente fa' sempre la sua Bella figura.
E' ora che gli abbonati si sveglino e tirano fuori le pa..e !!!!!!!!!!!!!